In questo post ci soffermeremo su uno dei problemi più comuni che si verificano nelle comunità di quartiere: il pagamento della manutenzione dell’ascensore. A volte questo investimento (soprattutto in sicurezza) diventa un grattacapo piuttosto che un aiuto di fronte a potenziali problemi.
La situazione è abbastanza chiara: alcuni vicini non accettano di pagare per uno strumento comunitario che non usano. In genere, si tratta di persone che vivono in appartamenti al piano terra. Tuttavia, i presidenti di comunità sono costretti a riflettere su come risolvere questo problema.
Secondo l’articolo 9 della Legge sulla proprietà orizzontale: “.Tutti i proprietari delle abitazioni della comunità parteciperanno alle spese derivanti dalla comunità in base alla loro quota di partecipazione, determinata nell’atto di costituzione della comunità e nello statuto”. Per questo motivo è importante leggere lo statuto fin dall’inizio. Detto questo, “una diversa o differente distribuzione delle spese è possibile purché sia concordata con la maggioranza richiesta dalla legge (unanimità)”.
L’unica conclusione a cui si è giunti è la possibilità di offrire due forme di pagamento. Da un lato, la manutenzione dell’ascensore potrebbe essere effettuata dalla casa stessa. D’altra parte, si stanno prendendo in considerazione le ben note quote di partecipazione. Esaminiamo le due possibilità.
Calcolo del costo della manutenzione dell’ascensore per famiglia
Una divisione semplice: il costo totale della tassa comunitaria diviso per il numero di abitazioni nell’edificio. Naturalmente, il costo di manutenzione dell’ascensore potrebbe essere calcolato anche per abitazione , per capire quanto costerebbe. Con questo valore, se i vicini fossero d’accordo, potrebbero ricalcolare il costo per appartamento del canone di manutenzione senza aggiungere alla formula gli appartamenti esclusi.
Calcolo del costo di manutenzione per unità
D’altra parte, c’è la quota di partecipazione, il che significa che, a seconda della responsabilità di ciascun vicino, alcuni pagheranno più di altri. Naturalmente, si cerca di effettuare una distribuzione equa per evitare che alcuni utenti paghino per qualcosa a cui non hanno diritto. La quota di partecipazione può essere calcolata secondo la seguente formula: metri quadrati utili di ciascun proprietario / metri quadrati totali della comunità.
Nessuno ha una conclusione definitiva. Tra le altre ragioni, perché ogni comunità di vicini impone le regole che vuole e può fare le cose a modo suo, sempre seguendo la legalità vigente. In ogni caso, è comprensibile che alcuni residenti vogliano pagare meno di altri, dato che potrebbero avere altri usi.
Va notato che nella maggior parte delle comunità di vicini si segue la quota di partecipazione, che viene calcolata dall’amministratore stesso. Tuttavia, questa operazione deve essere eseguita in modo corretto e coscienzioso per evitare incidenti.
Non c’è dubbio che la manutenzione della comunità, e non solo degli ascensori, stia causando più di un grattacapo. Fortunatamente, è possibile risolvere i problemi nelle note riunioni. In generale, in modo corretto.